Vertenza "Piana Ambiente", proposta dal presidente Raffa la costituzione di un consorzio tra comuni
Del futuro degli oltre 100 lavoratori di “Piana Ambiente”, la società mista ormai il liquidazione, si è parlato nel corso di una riunione svoltasi nella biblioteca dell’Amministrazione provinciale. Una delegazione di lavoratori e di sindacati ha incontrato il presidente dell’Ente Giuseppe Raffa. Alla riunione hanno preso parte l’assessore Giovanni Arruzzolo, il vicepresidente del Consiglio provinciale Giuseppe Saletta e i consiglieri Giuseppe Longo, Raffaele D’Agostino e Rocco Sciarrone, in rappresentanza dell’Ente di via Foti; nonchè il presidente dell’Associazione comuni “ Città degli ulivi” Emanuele Oliveri ( sindaco di Melicuccà), Giuseppe Larizza e Vincenzo Frisina della Cisl, Valerio Romano della Cgi, Agostino Scordo, Carmelo Marzano, Giuseppe Careri e Pacifico Ruggero del sindacato aziendale. Presente anche una delegazione dell’Osservatorio Provinciale sui rifiuti, guidata dall’architetto Nicola Tucci.
Nell’introdurre il vertice, Raffa ha affrontato l’argomento del ripiano del debito dei comuni nei confronti di Piana Ambiente e, dall’altro, come ricollocare i lavoratori. Su quest’ultimo aspetto, anche attraverso il contributo dell’arch. Tucci, il Presidente della Provincia ha insistito sulla costituzione di consorzi di comuni per la raccolta integrata dei rifiuti, ripetendo l’esperienza in atto a Villa San Giovanni e Bianco e quella che, ufficialmente, prenderà il via lunedì prossimo con la firma un protocollo d’intesa tra la Provincia e il comune di Monrtebello Ionico. La Provincia coordinerà il lavoro fornendo assistenza tecnico e amministrativa agli enti consorziati. Al tempo l’Amministrazione Raffa, metterà a disposizione appositi pacchetti economici a favore dei comuni che aderiscono agli stessi consorzi.
“L’emergenza attuale – ha detto Raffa al termine della riunione – dovrà rappresentare l’elemento di pressione nei confronti degli enti locali territoriali per l’avvio di percorsi virtuosi tenendo conto dell’esperienza fallimentare di Piana Ambiente. E dall’emergenza possono nascere soluzioni e prospettive tese a garantire non solo i posti di lavoro, ma anche migliorare la qualità del servizio. La riunione di oggi – ha proseguito il Presidente – ci ha permesso di illustrare le nostre strategie: innanzitutto stimolare i comuni a consorziarsi, quindi rivolgere a questi enti l’invito a procedere, nel rispetto della legge, all’assunzione del personale che già lavorava presso questa società mista. Il ruolo della Provincia sarà quello del coordinamento ripetendo le esperienze in atto in realtà territoriali della provincia. Per noi la soddisfazione principale è quella di garantire l’occupazione e, al tempo stesso, migliorare la vivibilità del territorio”.
a.l./