"Frantumato un altro luogo comune su Arghilla', ritenuto luogo di disperazione e di disgregazione", lo ha detto il presidente Raffa alla consegna delle borse di studio all'istituto comprensoriale "Radice - Alighieri " di Catona.
“Questa vostra manifestazione frantuma un altro luogo comune sul rione Aghillà ritenuto luogo di disperazione e disgregazione sociale. Certi problemi ci sino anche qui e non dobbiamo nasconderli, ma l’appuntamento odierno consente di apprezzare lo sforzo della scuola nel preparare i ragazzi di una società migliore. Un impegno questo che ci rende tutti più fiduciosi”. Lo ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, prendendo parte alla manifestazione “Natale sulle note di ieri e di oggi”, organizzata dell’Istituto Comprensivo “Radice – Alighieri” di Catona e svoltasi presso il Centro civico “Alfonso Ciprioti” di Arghillà. Nell’ambito di questo appuntamento si è svolta la consegna delle borse di studio “Antonino Cogliandro – Ida Chirico”a due studentesse che lo scorso anno hanno conseguito la licenza media: Sara D’Arrigo e Oana Ilovan, quest’ultima di origini rumene la cui famiglia da qualche anno abita nel territorio di Catona. Già alunne dell’istituto comprensorio “Radice – Alighieri”, le due ragazze oggi frequentano, rispettivamente, il liceo artistico e il liceo scientifico.
“Il significato della consegna delle borse di studio – ha detto ancora il Presidente - è importante sia per l’integrazione di quanti appartengono a culture e latitudini diverse dalla nostra, sia perché esalta il legame con questa terra di chi, in passato, è andato via per motivi di studio e di lavoro. Nostri conterranei che pensano alla condizione dei giovani rimasti qui e intendono aiutare con l’esempio e con un piccolo contributo economico”. Il riferimento è al dott. Giuseppe Cogliandro, esperto in fisica cibernetica ( che oggi vive a New York), il quale ha istituito le borse di studio alla memoria dei genitori ( Antonino Cogliandro, dottore in Economia a Commercio e dottoressa Ida Chirico farmacista) emigrati al Nord Italia dove , nel corso della loro esistenza terrena, oltre che per la professione, si sono contraddistinti nel settore sociale. “ C’è un altro messaggio che occorre decodificare: quello di un nostro concittadino che parla ai giovani dicendo loro di impegnarsi nello studio, perché nella vita la meritocrazia è alla base di qualsiasi successo. Cari ragazzi, dovete crederci, mentre noi abbiamo il dovere di sostenere le vostre potenzialità. Siamo tutti impegnati in una battaglia sociale per aiutare la nostra comunità a non disperdere le potenzialità presenti nel tessuto sociale di un territorio alle prese con grandi problematiche. Grazie – ha concluso Giuseppe Raffa - per avermi fatto assaporare il gusto del Natale, con quest’atmosfera di spiritualità e serenità che ha alleggerito la mia mente dai problemi che fino a qualche minuto fa assillavano la mia condizione di pubblico amministratore”.
La rappresentazione, curata dal corpo docente della scuola, è stata ampiamente commentata dal dirigente scolastico, di una struttura che forma ben 1200 giovani, dott. Albino Barresi il quale ha fatto gli onori di casa di un grande momento di aggregazione che ha visto protagonisti non solo i ragazzi, ma anche le loro famiglie.
a.l./