L’IMPEGNO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUSEPPE RAFFA PER FINANZIARE UN COLLEGAMENTO VIARIO TRA CATAFORIO E CARDETO
Impedire lo spopolamento delle aree interne è uno degli obiettivi dell’Amministrazione provinciale. L’Ente guidato da Giuseppe Raffa, infatti, opera con la consapevolezza dell’importante contributo che i piccoli centri possono dare allo sviluppo complessivo del territorio. Per questo è necessario rimuovere gli ostacoli alla base dell’isolamento anche tra realtà territoriali limitrofe. In poco più di due anni di attività politico – amministrativa, la Giunta Raffa ha impegnato notevoli risorse per rendere efficiente e sicura la rete viaria provinciale. Un impegno che è andato oltre le competenze specifiche interessando anche piccoli segmenti di viabilità riconducibili alla gestione di altri enti. Una sussidiarietà di cui adesso beneficeranno gli abitanti di Cardeto, come dimostra un incontro tra il Presidente e una delegazione di cittadini del comune montano. Di quest’ultima hanno fatto parte l’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Megale, il presidente del Consorzio di Bonifica “Area dello Stretto” Giandomenico Caridi, l’ing. Vittorio Carapelle e don Ernesto Malvi, parroco della comunità di Cardeto. Giuseppe Raffa è stato assistito dall’ing. Domenica Catalfamo e dal geometra Domenico Scordo, rispettivamente dirigente e funzionario del Settore Viabilità e Trasporti dell’Ente di via Foti.
Nel corso della riunione sono state gettate le basi per la concessione di un finanziamento a favore del Consorzio di bonifica da utilizzare nell’intervento su una strada interpoderale (di proprietà dello stesso consorzio) tra Cataforio e Cardeto. Un collegamento che, in caso di eventuali calamità naturali, potrà rappresentare anche una “via di fuga” nell’ambito dell’attività di protezione civile.
Le argomentazioni di natura tecnica e sociale alla base della richiesta di aiuto sono state condivise dal Presidente Raffa, il quale ha dato mandato alla dirigente Catalfamo di avviare l’iter propedeutico alla concessione del finanziamento. Notevole il contributo fornito alla discussione da don Ernesto Malvi.
Secondo il sacerdote, “Cardeto può costituire per la città di Reggio un modello nuovo di impresa/industria agricola capace di soddisfare i nuovi criteri di mercato che prediligono il consumo di prodotti del territorio in cui si abita, quelli, cioè, ormai definiti a km 0, perché l’origine prossima al sito del commercio garantisce non solo economia, ma anche e soprattutto qualità. Il carattere straordinario delle opere auspicate – sempre per don Ernesto Malvi - disegna nuove prospettive per tutta la comunità cardetese e con essa anche al comprensorio reggino che ne beneficerebbe come indotto. Ma è necessario che la solidarietà della più ampia comunità nazionale si concretizzi in un aiuto specifico, che non sarebbe una spesa a vuoto né ripetitiva. Si potrebbe concentrare un radicale effetto espansivo in una spesa temporalmente determinata. Rispetto ad una città, Reggio Calabria, che ha esaurito i suoi spazi vitali, che ha difficoltà di espansione urbana, che ha perduto i propri spazi agricoli ed ambientali, Cardeto può rappresentare e rappresenta: un bacino idrografico ed orograficamente intatto; uno spazio suscettibile di grande sviluppo residenziale e produttivo; un ambiente ove coniugare sviluppo sostenibile, rispetto e qualità ambientale, produzione di beni e servizi di consumo per il mercato cittadino e comprensoriale più vasto”.
La soddisfazione del Presidente della Provincia è condensata nella frase: “Le infrastrutture di collegamento sono opere di ingegneria sociale che aiutano lo sviluppo socio- economico del territorio ed agevolano la crescita delle aree periferiche”. Giuseppe Raffa si è detto “convinto che impedire l’isolamento delle zone interne, nel medio e lungo periodo, diventerà una strategia vincente capace di dare vita a nuovi modelli di sviluppo basati sui nostri prodotti tipici. Non dimentichiamo che l’agricoltura, unitamente al turismo, è una delle vocazioni del nostro territorio. La genuinità dei prodotti della nostra agricoltura e un’attenta politica dei prezzi al consumo, sgravati della tara dell’intermediazione, da un lato produce reddito e dall’altro offre alle fasce più deboli la possibilità di un migliore stile di vita. Centri come Cardeto, per la loro vicinanza alla città di Reggio, se inseriti in progetti di sviluppo sostenibile potranno diventare autosufficienti rispetto alla domanda del mercato dell’hinterland. Sono soddisfatto che l’idea di impedire lo spopolamento di Cardeto veda la Provincia in sinergia con il Comune, con il Consorzio di bonifica e la Chiesa”.
a.l./