Le camarille di una politica irresponsabile hanno trascinato il problema del Mercato Ortofrutticolo di Mortara di Pellaro fino al punto di rottura
“Quella del mercato ortofrutticolo di Mortara di Pellaro è un’altra brutta pagina scritta del sistema politico – burocratico di una città che tutti gli indicatori relegano all’ultimo posto in Italia. A Reggio tutti parlano di bene comune, ma nei fatti ci si attesta sul versante della difesa dei privilegi di parte che contribuiscono ad alimentare tensioni sociali e squilibri economici ed occupazionali. La difesa dell’immagine della città non può, assolutamente, essere lasciata al lessico ed alle arringhe degli imbonitori di turno quanto, invece, ad un dovere civile, quello di governare, delegatoci democraticamente dal corpo elettorale”. E’ questo l’incipit dell’intervento del presidente della Provincia sulla vicenda del Mercato ortofrutticolo. Come si ricorderà, Giuseppe Raffa, nella qualità di Funzionario Delegato del Governo per il Decreto Reggio, sul progetto integrato “Centro alimentare, trasporti pubblici e servizi annessi”, aveva emesso un apposito decreto per l’ultimazione dell’intervento limitatamente al Mercato.
“Nell’atto – dice il Presidente -, condiviso con l’apparato tecnico e amministrativo - venivano fissate tutte le procedure, tecniche, burocratiche ed economiche per completare l’intervento in 350 giorni . Nella stessa ordinanza, avevo disposto di affidare ai progettisti l’incarico per l’attualizzazione del progetto esecutivo, regolamentando l’affidamento con apposito disciplinare del Responsabile del procedimento; di utilizzare, per l’attualizzazione del progetto esecutivo, per la gestione e la manutenzione ordinaria (per un periodo di dodici mesi) quasi tre milioni di euro, che rientravano tra le somme utilizzabili ricomprese nel quadro economico del progetto originario; e ulteriori 240 mila euro da destinare per la manutenzione ordinaria delle opere. Quel provvedimento – sottolinea Giuseppe Raffa – lo avevo assunto consapevole delle precarie condizioni igienico – sanitarie in cui versavano i locali di via Aspromonte che, in quel periodo, ospitavano il mercato e assolutamente inidonee per consentire il normale svolgimento delle attività commerciali”.
Nello stesso decreto - sostiene ancora il Presidente – “ribadivo la necessità di procedere senza indugi al completamento del mercato ortofrutticolo e dei servizi annessi, in modo da trasferire le attività nei nuovi locali ponendo così rimedio alla carenze strutturali e igienico – sanitarie presenti nel sito di via Aspromonte. Era quella una decisione di civiltà, oltre che di responsabilità nei confronti sia degli operatori economici, sia delle categorie produttive, sia, e soprattutto, per la tutela della salute pubblica. Ma le camarille di una politica irresponsabile hanno trascinato il problema fino al punto di rottura”.
Per il Presidente della Provincia, “il completamento del mercato di Mortara, avrebbe dato impulso alle attività agricole e commerciali nel settore agroalimentare con positive ricadute di natura economica occupazionale. Dopo la mia esperienza alla guida del Comune, il cammino dell’Ente di palazzo san Giorgio è stato tanto incerto quanto nebuloso ed oggi Reggio e la sua provincia vengono private di un’importante struttura commerciale con risvolti di difficile gestione. Per questo – termina Raffa – sarà mia cura sollecitare un incontro immediato in Prefettura, esteso a tutti i soggetti istituzionali interessati alla vicenda ( Regione, Provincia, Comune e Camera di Commercio), agli operatori commerciali e alle associazioni di categoria per trovare adeguate soluzioni e dare continuità al servizio pubblico dei mercati ortofrutticoli. In quella sede auspico che si giunga a scelte condivise per la soluzione di questo problema che dovrebbe essere seguito, senza soluzioni di continuità, da una task – force di esperti che, sfrondata dagli orpelli dell’appartenenza, agisca nell’esclusivo interesse dei cittadini e degli operatori commerciali. Sono fiducioso che con l’illuminata guida del Prefetto Vittorio Piscitelli Reggio e la sua provincia saranno liberate da quest’altra pesante zavorra che penalizza il nostro tessuto socio – economico”.
a.l./