Interventi della Provincia dopo i danni provocati dal maltempo. La situazione seguita personalmente dal presidente Raffa
Meno di dodici ore è durato l’isolamento dei quattrocento cittadini di Natile Vecchio provocato dalle piogge torrenziali che, nella notte tra sabato e domenica, avevano interrotto il collegamento viario tra il centro e la periferia del comune di Natile di Careri. Il settore Demanio fluviale dell’Amministrazione provinciale, che con gli ingegneri Carmelo Barbaro e Rocco Cagliosto partecipa all’unità di crisi istituita presso la Prefettura, ha programmato ed eseguito un apposito intervento volto a superare i danni che la piena della fiumara Careri ha provocato al tracciato viario comunale che dalla provinciale per Platì porta all’abitato di Natile Vecchio. La criticità, rappresentata dal danneggiamento della rampa d’accesso ad un ponte, è stata superata grazie alla realizzazione del raccordo cancellato dalla furia delle acque. Stessa operazione è stata eseguita, sempre per conto della Provincia, in prossimità del ponte sul vallone Percia ( uno degli affluenti dell’Allaro) evitando così l’isolamento degli abitanti di San Nicola di Caulonia.
I tecnici del settore Demanio fluviale dell’Ente di via Foti, con il dirigente Barbaro,in atto sono impegnati in numerosi sopralluoghi sul territorio provinciale. Nell’ambito di questa attività sono stati effettuati interventi che riguardano il sistema viario per Platì; la fiumara Gerace a tutela degli abitati di Gerace e Antonimina; la vallata del Tuccio, esondato in territorio di Melito Porto Salvo; località Maleni di Stilo, interessata al corso dello Stilaro. Si lavora anche sul versante tirrenico: Palmi, Cittanova (torrenti Serra e Cavaliere), Cinquefrondi (torrente Sciarapotamo), mentre nell’area dello Stretto la Provincia è intervenuta per mettere in sicurezza tratti di territorio interessati dalle fiumare Sant’Agata e Valanidi.
a.l./