Concreta partecipazione della Provincia alle manifestazioni di "Festa di Madonna": una riflessione del presidente Giuseppe Raffa
Anche l’Amministrazione provinciale partecipa concretamente alle manifestazioni di “Festa di Madonna”: uno dei momenti più significativi per la comunità cristiana della diocesi di Reggio Calabria – Bova.
“La decisione - dice il presidente Giuseppe Raffa - l’abbiano assunta dopo aver valorizzato numerose e importanti tradizioni religiose e culturali di diverse aree della provincia. Adesso intendiamo risaldare il rapporto con la Santa Patrona attraverso il vero grande momento di aggregazione che si registra nella città capoluogo. Una partecipazione finalizzata alla riuscita dei festeggiamenti civili che, come ogni anno, richiamano in città migliaia di persone. Il fine settimana vedrà, ancora una volta, Reggio al centro del grande universo che ruota attorno al culto Mariano. Come appartenente al popolo cristiano – sottolinea il Presidente - ho sempre vissuto questo periodo dell’anno con grande partecipazione emotiva, con la fede e la tradizione che ci sono stati tramandati dai nostri avi. Come amministratore, invece, mi è toccato il privilegio di rappresentare la polis dietro la processione del Quadro e di offrire a Maria della Consolazione il cero votivo, ripetendo così un gesto che la città ha codificato attraverso i secoli. Difficile non farsi prendere dall’emozione, a non farsi trasportare dall’orgoglio di quei momenti a non farsi guidare dalla fede, nutrire speranza nell’intercessione di Maria per le sorti della città. Anche nella partecipazione dell’Amministrazione provinciale al programma dei festeggiamenti - per Giuseppe Raffa - c’è il senso di appartenenza ad una comunità che vuole liberarsi di certi suoi comportamenti riduttivi, infrangere gli stereotipi negativi che ne frenano il cammino di progresso e benessere, mettere da parte quel senso di rissosità che, trasversalmente, taglia tutti gli strati sociali. Interpretando il sentimento della religiosità popolare non ci siamo tirati indietro e con il nostro sostegno vogliamo concorrere a mettere la città al centro dell’attenzione mediatica per quanto di positivo i suoi abitanti riescono ad esprimere e per la riscoperta dei luoghi legati alla storia, alla cultura e alla tradizione. La festa di settembre – conclude il Presidente - , oltre a coniugare fede e tradizione, contribuirà a fornire boccata d’ossigeno all’asfittica economica cittadina che, forse, più di altri centri della regione e del Mezzogiorno, risente dell’attuale momento di crisi economica”.
a.l./