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NOTA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE RAFFA SUL RIGASSIFICATORE

Visti i numerosi interventi pubblicati dai giornali in ordine alle opportunità o meno di “approvare” l’impianto di rigassificazione di LNG previsto nella Piana di Gioia Tauro, è utile inquadrare correttamente la situazione in modo che ciascuno possa farsi una idea corretta, sia in punto di fatto che di diritto, circa lo stato delle procedure ed in ordine alle possibili conseguenze delle prossime determinazioni. In effetti non sembra sia stato correttamente evidenziato che l’impianto in questione - a seguito di conferenza decisoria favorevole (con l’intervento di TUTTE le amministrazioni interessate), di apposita convenzione con la Regione Calabria e secondo le specifiche previsioni del Piano Energetico Regionale approvato dal Consiglio Regionale della Calabria - è stato già definitivamente autorizzato con decreto interministeriale del 14 febbraio 2012.

           

 

 

Il Comitato Portuale di Gioia Tauro è chiamato a pronunciarsi definitivamente solo sulla richiesta della società proponente di concessione dell’area demaniale interessata da una parte dell’impianto autorizzato dopo che (si deve evidenziare), anche in questo caso, è già intervenuta conferenza di servizi decisoria in senso favorevole come risulta dalla determina di conclusione favorevole del procedimento emessa dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro il 10.2.2010 . Il Comitato deve, pertanto, procedere unicamente all’emanazione del provvedimento di concessione in senso conforme agli esiti della conferenza decisoria.

Inoltre, giova sottolineare che l’art. 38, comma 1 bis, della l.134/2012, proprio ai fini della semplificazione e speditezza delle procedure ha espressamente stabilito che :”Il conseguimento dell’autorizzazione alla costruzione e gestione di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto in area demaniale, portuale o limitrofa ai sensi della legge 24 novembre 2000 n.340, oltre a comportare la conformità agli strumenti urbanistici vigenti, costituisce titolo per il rilascio della concessione demaniale”.

In tale situazione, il rilascio formale della concessione appare atto dovuto e vincolato ed un eventuale diniego, svincolato, come sarebbe, da qualsiasi attinenza alla procedura ed in aperta contraddizione con tutti gli atti precedenti e con la norma richiamata, esporrebbe al rischio di dover rispondere di danni in misura davvero considerevole.

Ed allora,  quella che è un’opportunità importante per il territorio si tramuterebbe in un ennesimo, enorme contenzioso negativo per gli enti e per le persone che ne hanno la responsabilità.

            Naturalmente, tutte le prescrizioni per la sicurezza e sostenibilità dell’impianto che sono state dettagliatamente indicate dagli organi tecnici ai più alti livelli dovranno essere e saranno verificate nel loro adempimento prima dell’inizio dei lavori come, peraltro, già previsto all’art. 7 del decreto autorizzativo.

            Non sarebbe utile al territorio che, dopo il grande senso  di responsabilità emerso nella riunione  svoltasi nel Municipio di San Ferdinando, la posizione espressa dalle organizzazioni sindacali e dagli amministratori locali,  vanificasse  il sinergico e proficuo lavoro da noi tutti svolto nel perseguire  un obiettivo strategico per l’economia del territorio. Condivido le preoccupazioni espresse in ordine  alla tutela ambientale e alla salute dei cittadini: preoccupazioni, peraltro, in parte,  fugate dalla relazione tecnica resa nota nei giorni scorsi.

            Ritengo, inoltre,  sia indispensabile una rivisitazione dell’accordo a suo tempo sottoscritto dalla Regione Calabria finalizzato a dare  un riconoscimento alle legittime aspettative degli amministratori locali.  E per questo ci batteremo in sinergia con gli enti interessati.

                       

                                                                                           Dr Giuseppe Raffa

 

 

 

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