Giuseppe Raffa, "con l'evento Muti il realismo ha preso il posto dell'effimero"
“Il 31 luglio scorso il realismo ha preso il posto dell’effimero. Una giornata storica che, ne siamo certi, ha gettato le basi per un’ampia e profonda inversione di tendenza di una terra ormai conscia di quanto la cultura sia importante per lo sviluppo socio- economico di un territorio dalle grandi potenzialità”.
Lo afferma il presidente dell’Amministrazione provinciale Giuseppe Raffa che, a luci spente, ritorna sulla presenza a Reggio del maestro Riccardo Muti. “I giovani è il loro entusiasmo – dice ancora il dr Raffa – ci hanno fatto scoprire nuovi scenari in cui la speranza rappresenta il migliore antidoto contro la disgregazione sociale, l’individualismo e i rischi di una rimoralizzazione fondata sull’egemonia del profitto. La presenza del maestro Muti, grande uomo prima che grande musicista, ha esaltato la nostra appartenenza ad una terra nel cui dna è ancora marcata la supremazia della civiltà magno greca. Il maestro Muti ci ha indicato la strada per un nuovo meridionalismo: ‘conditio sine qua non’ per cancellare antichi e non certo disinteressati pregiudizi nei confronti di quest’area del Paese e infondere nelle giovani generazioni la consapevolezza rispetto alle loro potenzialità e capacità di competere con i coetanei di realtà geografiche più opulente. L’orgoglio del Maestro nel ribadire di essere un cittadino del Sud ci ricorda due grandi figure di meridionalisti della nostra storia: Giustino Fortunato e Gaetano Salvemini, anche loro legati alle città di Napoli e Molfetta. L’evento Muti – sottolinea Giuseppe Raffa - lo consideriamo solo un punto di partenza. E’ nostra intenzione, infatti, proseguire l’impegno per la valorizzazione del grande bacino dei nostri giovani, dal quale, emergerà la futura classe dirigente di una terra che non può continuare a recitare il semplice ruolo di spettatore, di subalternità, nel contesto italiano e europeo. Guardiamo ai giovani, soprattutto come nuovi attori della vita sociale, economica e culturale della parte meridionale del Mediterraneo dove, assieme ai grandi interessi economici, converge un intreccio di culture, di tradizioni, oltre a sempre più decisi tentativi d’ integrazione multirazziale. La presenza del grande musicista è un’occasione da non perdere. L’evento Muti non può rimanere solo un grande atto celebrativo. E per non farlo cadere nell’oblio, tra le altre iniziative che abbiamo in cantiere, stiamo ipotizzando la realizzazione di un cortometraggio da diffondere anche nelle scuole per stimolare i giovani ad assumere la leadership di un nuovo protagonismo. L’altro aspetto di questa giornata storica – termina il Presidente della Provincia di Reggio Calabria - è stato l’abbraccio della Provincia all’Arma dei Carabinieri. Tutto ciò a conferma di un rapporto molto solido che, tuttavia, riteniamo debba essere rafforzato per affrontare le sfide che l’illegalità e criminalità continuano a lanciare alle istituzioni democratiche che operano in questa nostra terra”.
a.l./