Un "patto d'amore per la Città", l'auspicio del presidente della Provincia nel saluto di benvenuto al nuovo arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini
Eccellenza Reverendissima, il Vostro insediamento alla guida dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova è accompagnato dalla speranza che questa grande comunità, proseguendo nel cammino tracciato dal Vostro predecessore Vittorio Mondello, si lasci alla spalle uno dei periodi più bui della sua storia. Anche qui, nella terra evangelizzata da San Paolo, il relativismo attacca le fondamenta della nostra fede cristiana, mentre la società consumistica e globalizzata aumenta il rischio dello sfilacciamento delle nostre radici storiche e culturali. Anche in questa diocesi c’è bisogno di un nuovo ordine sociale, di una nuova evangelizzazione che tenga conto dei fenomeni portati dalla postmodernità. Alle antiche povertà che da sempre scandiscono la vita degli abitanti di questa terra, si aggiungono quelle del nostro tempo in cui l’egoismo provoca indifferenza e momenti di violenza, di scontro, di divisioni anche all’interno degli stessi nuclei familiari. E quando manca l’armonia nella famiglia o nella comunità, l’uomo si allontana dal bene comune per rifugiarsi nell’individualismo.
I nostri padri hanno superato momenti difficili grazie alla fede cristiana: quella fede che – come si legge nell’Enciclica “Lumen Fidei” – ci apre il cammino e accompagna i nostri passi nella storia”. La multiculturalità del nostro territorio richiede una sapiente guida morale – per i cristiani e non, per i cattolici e i laici - che, innanzitutto, agevoli la riappacificazione tra i vari segmenti di un popolo che spesso ascolta le sirene del profitto, del potere e segue modelli effimeri che durano il tempo di una stagione. La mancata crescita di questa terra viene da lontano e trova la sua genesi nel sottosviluppo, nella malavita organizzata, negli egoismi della classe dirigente che, assieme alle odierne politiche neoliberiste di espressione governativa e al capitalismo finanziario, incrementano le diseguaglianze, creano nuove forme di povertà e trasformano l’indigenza in miseria.
La moralizzazione della vita pubblica e privata, la lotta alla ‘ndrangheta non possono, assolutamente, ridursi a una mera lezione di etica o ad un generico impegno dell’associazionismo antimafia. Occorre, invece, l’apporto leale e incondizionato di tutte le componenti (politica, economica, culturale, associazionistica, imprenditoriale, educativa) che costituiscono il tessuto sociale della nostra comunità.
Sono certo che la collaborazione con Vostra Eccellenza, come cristiano e come rappresentante istituzionale, proseguirà nel solco tracciato durante la sua missione pastorale nella Locride.
Il Vostro insediamento coincide con la festa della Santa Patrona, Maria della Consolazione, venerata dal popolo reggino da secoli. Questa potrebbe essere l’occasione per stringere un patto d’amore con la città che tra non molto sarà chiamata a fare scelte importanti sul suo futuro. Anche in questo la Chiesa Paolina può elevare la sua supplica alla Madonna affinché illumini noi tutti a compiere scelte che tengano conto del bene comune e di una nuova dimensione umana.
Benvenuto tra noi, Padre Giuseppe.
Giuseppe Raffa