Raffa, “dubbi di legittimita’ costituzionale sul metodo Monti per l’abolizione delle Province”
Esistono poi seri dubbi sull’assetto che si vuole dare all’Ente da qui al prossimo anno: si rischia di rimanere avvolti dall’alone della confusione e dell’immobilismo rispetto alle attuali competenze in capo a quest’ente. Qualsiasi iniziativa si volesse intraprendere sarebbe opportuno farlo nel rispetto delle procedure e soprattutto nel rispetto degli elettori.
La decisione del Governo Monti sulle Province, al di là della necessità di abolire o meno quest’Ente intermedio, lascia spazio al dubbio di legittimità costituzionale dell’atto del Consiglio dei Ministri.
Cancellare la volontà degli elettori con decreto governativo è un precedente pericoloso per la democrazia, considerato che nella legge ordinaria non esisterebbero i presupposti per modificare l’attuale assetto organizzativo ed elettivo delle Province, in un momento in cui esercitano legittimamente le loro funzioni.
Cosa diversa è la procedura tesa alla modifica dell’art. 114 della Costituzione che considera le Province - al pari dei comuni delle città metropolitane e della regioni - enti autonomi dotati di propri statuti ed attribuisce loro poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla stessa Magna Carta. Qualsiasi iniziativa si volesse intraprendere sarebbe opportuno farlo nel rispetto delle procedure e soprattutto nel rispetto degli elettori. Esistono poi seri dubbi sull’assetto che si vuole dare all’Ente da qui al prossimo anno: si rischia di rimanere avvolti dall’alone della confusione e dell’immobilismo rispetto alle attuali competenze in capo a quest’ente.
Difficile fare una comparazione tra la Provincia e Reggio città metropolitana. A momento il tentativo appare davvero arduo. Molti sono i passaggi ancora da fare, soprattutto da parte governativa, e notevole è il ritardo che caratterizza gli adempimenti locali. Da tempo, in Italia, si parla di federalismo fiscale e mi sembra che queste iniziative, estemporanee e sganciate da qualsiasi logica, vadano in direzione opposta.
a.l./