La Provincia impugna davanti al Tar il decreto sulla pesca
Il Presidente Giuseppe Raffa: “Il sistema della pesca in tutto il reggino è un’importante fonte di occupazione e di reddito. Le nostre marinerie, infatti, anche grazie alle loro tradizioni, rappresentano una fonte di sostentamento per centinaia di famiglie”.
La Provincia di Reggio Calabria ha deciso di impugnare davanti al Tar del Lazio il decreto ministeriale del 24 settembre scorso, emesso dall’allora Ministro delle “Politiche agricole, alimentai e forestali” in materia di pesca. Con tale decisione, il Presidente dell’Ente di via Foti, dott. Giuseppe Raffa, si schiera a fianco dei pescatori reggini che temono sul futuro del comparto ittico provinciale.
“Il sistema della pesca – sottolinea Raffa - in tutto il reggino è un’importante fonte di occupazione e di reddito. Le nostre marinerie, infatti, anche grazie alle loro tradizioni, rappresentano una fonte di sostentamento per centinaia di famiglie. Su quest’attività, ancora oggi, poggia il tessuto sociale dei nostri borghi marinari: di Bagnara, Scilla, Palmi, San Ferdinando, Gioia Tauro, ma anche di Reggio, Lazzaro, Melito Porto Salvo e dell’intera fascia ionica fino a Roccella e Monasterace. Il comparto della pesca – conclude il Presidente della Provincia di Reggio - sta attraversando un momento di grande difficoltà provocata sia dalla legislazione di riferimento, sia dalla scarsità delle risorse naturali. La decisione di costituirci davanti alla giurisdizione amministrativa nasce dalla convinzione che le restrizioni imposte dal decreto in questione penalizzino un settore i cui addetti temono nuovi contraccolpi negativi occupazionali ed economici”.
a.l./