Lo sport aggrega, ma cosa rimane della manifestazione di Rizziconi?
Per il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, “abbiamo il dovere di chiederci cosa fare e come porci dopo l’evento ‘azzurro’, altamente simbolico, che ha monopolizzato l’attenzione mediatica, questa volta non per episodi legati alla ‘ndrangheta, sul piccolo centro della Piana di Gioia Tauro”.
“Le scene di entusiasmo registrate a Rizziconi, grazie alla presenza della Nazionale di calcio, sono un altro importante messaggio per una terra che vuole affrancarsi dalla presenza della criminalità organizzata e tranciare il reticolo di illegalità diffusa che spesso condiziona i comportamenti dei cittadini”. Lo afferma, in una nota, il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria. Per il dott. Giuseppe Raffa, “lo sport aggrega, come ha dimostrato ieri la Nazionale di Cesare Prandelli. Trascorso il momento emotivo, come avviene per qualsiasi gruppo effimero, anche manifestazioni come quella di domenica rischiano di rimanere solo un momento celebrativo. Ed allora abbiamo il dovere di chiederci cosa fare e come porci dopo l’evento ‘azzurro’, altamente simbolico, che ha monopolizzato l’attenzione mediatica, questa volta non per episodi legati alla ‘ndrangheta, sul piccolo centro della Piana di Gioia Tauro. Innanzitutto, occorre essere consapevoli che esibizioni del genere, da sole, non bastano per isolare le forze dell’antistato”. La nota prosegue: “ Occorrono, invece, nuovi strumenti in grado di dotare di anticorpi sociali il territorio, sempre più esposto alla pervasività della criminalità organizzata. Le parole di don Luigi Ciotti, ‘la lotta alla mafia si fa a Roma’, e il saluto del CT azzurro, ‘non mollate mai’, ci aiutano a non perdere la speranza in noi stessi e nei confronti di quanti sono stati democraticamente eletti a rappresentare i cittadini. La ‘ndrangheta approfitta dell’arretratezza sociale, economica e culturale per porsi come interlocutore privilegiato di certe fasce di popolazione, attuando il tentativo di sostituirsi alle istituzioni costituzionalmente preposte a garantire i diritti dei cittadini, primo fra tutti il lavoro, e il progresso socio – economico delle comunità. Per sconfiggere la ‘ndrangheta non basta solo l’impegno repressivo, mirabilmente portato avanti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, ma politiche sociali e del lavoro, soprattutto in favore dei giovani, in grado di svolgere anche una funzione pedagogica e formare così una nuova coscienza collettiva. Il Mezzogiorno,e con esso la Calabria, necessitano di vere politiche di sviluppo e non più di assistenzialismo che, in oltre sessant’anni di Repubblica, ha prodotto clientelismo, disgregazione sociale, illegalità e connubio tra malaffare e politica. Rizziconi - conclude Giuseppe Raffa - rappresenta un’altra occasione per il riscatto della nostra terra. Far finta di niente o, ancora peggio, considerarla solo un momento folcloristico, soprattutto per quanti rappresentiamo la politica e l’amministrazione, significa perdere un’altra grande occasione per intraprendere quel cammino di legalità che tutti auspichiamo”.
a.l./