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Infrastrutture viarie provinciali: collaudato il viadotto "Giulia", la soddisfazione del presidente Raffa (2)

Come tutte le trasversali, che la conformazione geografica della Calabria richiede, anche la Bovalino-Bagnara si propone come arteria di scambio e di collegamento fra i due versanti occidentale (Bagnara) e orientale (Bovalino), abbattendo i tempi di percorrenza e aumentando il livello di servizio e gli standard di sicurezza. Notevoli benefici – sostiene Raffa - si avranno in centri come Platì, Careri, Natile, Bovalino, Bianco, Ardore, alcuni di questi già sviluppati ma certamente frenati dall’assoluta insufficienza della SS.106 e dei collegamenti interni”. Per il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, i benefici si faranno sentire anche sul versante tirrenico il cui “blocco socio-economico è evidente nei centri che analogamente scarseggiano di adeguate infrastrutture di collegamento: S.Cristina D’Aspromonte e la frazione Lubrichi, Cosoleto e la frazione Sitizano, Sinopoli Vecchio, S.Procopio e Melicuccà, quest’ultimi ricchi di fiorenti centri storico - archeologici”.

I due versanti, pur relativamente vicini ed attualmente collegati con la ex SS.112, che per valicare si arrampica sinuosa fino a quota 1.200 m, sono separati fisicamente e in modo netto dalla naturale barriera dello Zillastro.  L’infrastruttura, una volta realizzato l’intero tracciato,  accrescerà  il proprio valore trasportistico, divenendo fulcro di collegamento fra il corridoio europeo 1 costituito nel tratto dall’A3 posto a circa 20 Km dall’imbocco dell’attraversamento stabile fra Calabria e Sicilia, e, fra la SS.106 (che è collegata senza soluzione di continuità alla dorsale “Adriatica” italiana), ambedue interessate da importanti ammodernamenti. “ La  Bovalino - Bagnara – rileva il dott. Raffa -  oltre a connettere alle estremità queste due primarie vie di comunicazione, costituisce in un punto di snodo della viabilità che viene veicolata da e verso altre due importanti infrastrutture viarie della Piana di Gioia Tauro: la direttrice Delianuova-Gioia Tauro e la Pedemontana della Piana, a loro volta connesse ad altri due svincoli dell’A3, rispettivamente Gioia Tauro e Laureana di Borrello. Da non trascurare il fatto che l’infrastruttura, grazie ad una rinnovata accessibilità al cuore delle pendici pre-aspromontane, pur senza impattare drasticamente con la natura e con i paesaggi, permette  - termina il Presidente della Provincia - anche un’adeguata fruizione delle risorse naturali e turistiche della montagna e, finalmente, anche dell’immensa risorsa costituita dal Parco Nazionale dell’Aspromonte che viene attraversato interamente in sotterraneo”.

a.l./

 

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