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Ridimensionamento scolastico, il TAR riafferma la dignità istituzionale dell’Ente guidato da Giuseppe Raffa

“Arbitrio, carenza assoluta di motivazioni”. Sono alcuni dei termini che si leggono nella sentenza dei giudici della sezione reggina del Tar sull’accorpamento degli istituti scolastici Nosside – Gallina e Cardeto voluto dal Comune di Reggio e deciso da un’improvvida iniziativa del Commissario ad acta nominato dalla Regione. Una decisione diametralmente opposta rispetto a quanto prevedeva il piano di ridimensionamento varato della Provincia che, tenendo conto di alcuni importanti parametri, aveva confermato l’autonomia del Circolo didattico “Nosside” di Ravagnese.

Ridimensionamento scolastico, il TAR riafferma la dignità istituzionale dell’Ente guidato da Giuseppe Raffa

Il presidente Raffa

 La sentenza, dunque, ha riconosciuto la legittimità  di quanto a suo tempo, saggiamente, razionalmente e  correttamente, aveva deciso  la Provincia. I giudici amministrativi, sulla base del ricorso – anche l’Ente di via Foti  si è costituito in giudizio con l’avvocato Attilio Battaglia, capo dell’ufficio legale dell’Ente- hanno annullato gli atti adottati dalla Regione e i successivi decreti commissariali. Sul piano del diritto, la sentenza del Tar ha una grande rilevanza perché si pone a difesa della dignità istituzionale dell’Ente guidato da Giuseppe Raffa. I ricorsi presentati  lamentavano l’irrazionalità e la mancanza di motivazioni degli atti commissariali, tesi a disgregare una realtà scolastica importante come la  Nosside – Pythagoras e, al tempo stesso, sollevavano  “l’illegittimità  dei provvedimenti regionali con i quali veniva imposto alla Provincia l’adeguamento del piano scolastico alle previsioni  deliberate dal Comune di Reggio con la successiva nomina del Commissario ad acta”. Lo stesso Tar, ha ritenuto che il provvedimento del Commissario “è altresì privo di motivazioni, in quanto puramente recettivo della proposta  del Comune di Reggio Calabria”.

“La sentenza del Tar – dice il Presidente Raffa -  ristabilisce la legittimità degli atti prodotti dall’Amministrazione in carica e dell’autonomia che è propria della stessa Provincia nel disegno di riorganizzazione e di ridimensionamento scolastico. Il Tar, bocciando l’azione del Commissario, ha ristabilito l’equilibrio sul territorio, frutto di una concertazione  con le organizzazioni sindacali, gli operatori scolastici e, soprattutto, con gli abitanti di Ravagnese. Per noi, che ci siamo costituiti in giudizio a sostegno delle giuste rivendicazioni dei cittadini, la decisione è fondamentale, perché impedisce  lo smembramento del percorso formativo dei ragazzi restituendo  così  l’uniformità didattica   che è uno dei punti di forza per la crescita dei nostri giovani. La sentenza ci ripaga del lavoro che l’Ente, anche attraverso l’impegno dell’assessore pro tempore alla Pubblica Istruzione, il dott. Giovanni Calabrese, ha portato avanti attraverso una leale e scrupolosa concertazione con tutti gli  attori del territorio. A tal proposito proprio in occasione di una partecipata assemblea ( tenutasi nel palazzo della Provincia) ci siamo  impegnati, e così è stato, a  sostenere le legittime attese  della popolazione scolastica di questo quartiere. Lo abbiamo fatto fino in fondo, sostenendo le nostre tesi anche davanti alla giurisdizione amministrativa”.

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