Gli scolari del "De Amicis" di Reggio Calabria e l'abbandono degli animali domestici
La scuola “De Amicis” di Reggio Calabria ha ospitato l’ultimo dei tre appuntamenti della campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali domestici. Analoghi seminari, in precedenza, sono stati ospitati da scuole dei versanti tirreno e ionico del reggino. L’iniziativa patrocinata dell’Amministrazione provinciale è stata coordinata del comandante della Polizia provinciale Domenico Crupi. Alla manifestazione conclusiva hanno preso parte il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il comandante Crupi, il dirigente scolastico Giuseppe Romeo, il quale ha coordinato i lavori, e gli insegnanti della scuola.
I tre seminari sono stati la tappa conclusiva di un percorso educativo su varie tematiche che le singole scuole hanno trattato nel corso dell’anno scolastico che volge al termine. I destinatari di questa campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali domestici sono stati i bambini tra i cinque e gli undici anni: fascia d’età in cui il legame con gli animali domestici, il cane in particolare, è molto forte. L’appuntamento del “De Amicis ha registrato anche la presenza di amici “ a quattro zampe” e di un formatore esperto, la signora Nunzia La Malfa, dell’Associazione Nazionale Protezione Animali. Il problema dell’abbandono non riguarda solo il legame affettivo tra gli animali domestici e i bambini, ma rappresenta anche un pericolo sociale soprattutto in tema di sicurezza stradale. Contro abbandono dei cani, la Provincia in un recente passato ha promosso una campagna di sensibilizzazione che ha visto il presidente Giuseppe Raffa testimonial di un’iniziativa dell’associazione “Dacci una zampa”.
“Il randagismo – ha detto Raffa a margine dell’incontro – è un problema che interessa diverse realtà: dai comuni alle aziende sanitarie, le cui iniziative spesso non sono coordinate. In questo contesto si inserisce l’attività dell’associazionismo e del volontariato che, spesso a spese proprie, svolgono un ruolo di supplenza. Di fronte al problema non potevamo rimanere assenti, soprattutto perché riteniamo fondamentale condividere le azioni il cui obiettivo è quello di limitare il fenomeno del randagismo. Esso ha una rilevanza straordinaria: sia sul versante affettivo che su quello sociale. L’abbandono rappresenta un grosso pericolo per la comunità, mentre distacco del cane da un bambino è un fatto drammatico. Per questo abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione”.
a.l./