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“UTILIZZARE I 10,2 MILIONI DI EURO DEL PROGETTO BATTISTA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DI PIAZZA DE NAVA”

“La decisione del Ministro per i Beni Culturali Massimo Bay di bloccare il bando per l’ampliamento del Museo Nazionale della ‘Magna Grecia’ di Reggio è il giusto riconoscimento alla lotta del mondo dell’associazionismo e delle istituzioni, in testa la Provincia, per impedire lo stravolgimento di piazza De Nava, uno dei luoghi storici della città dello Stretto. La decisione di accantonare il progetto dell’architetto Battista non deve però diventare l’alibi per dirottare chissà dove il finanziamento di 10,2 milioni di euro. Non lo consentiremo”. Giuseppe Raffa, presidente dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, è categorico: “Questo finanziamento dovrà essere interamente utilizzato per interventi di riqualificazione urbana: iniziando da piazza De Nava, per estendersi a tutti gli altri spazi, dal Corso Garibaldi alla via Marina, circostanti palazzo Piacentini. La Provincia è disponibile ad avviare, da subito, l’elaborazione di un progetto funzionale alla valorizzazione degli spazi antistanti questa struttura che rappresenta un grande giacimento culturale della nostra terra. Adesso, però, occorre rispettare il cronoprogramma ministeriale relativo alla riapertura del museo con il contestuale ritorno a casa dei Bronzi”.

“UTILIZZARE I 10,2 MILIONI DI EURO DEL PROGETTO BATTISTA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DI PIAZZA DE NAVA”

veduta del museo dei Bronzi di Riace

Il Presidente della Provincia evidenzia poi che l’azione dei “cosiddetti persuasori occulti, il cui fine è quello di assicurarsi a tutti i costi  un consenso per meriti a  loro non ascrivibili, plagia solo quanti, nella lotta per la difesa del museo, si sono contraddistinti in esercitazioni meramente oratorie. Non perdiamoci in chiacchiere e limitiamoci ai fatti. L’impegno concreto mette  a fuoco l’azione della Provincia  che si è sempre opposta alla realizzazione del progetto dell’architetto Battista. I tecnici dell’Ente che presiedo, nel corso delle conferenze di servizi, hanno sempre argomentato, con validi e convincenti rilievi  di natura tecnica (e non solo), il danno  che l’intervento le avrebbe provocato  sia alla funzionalità che all’estetica del sito.  La nostra opposizione, come si può facilmente rilevare dagli atti, è stata lineare nel rispetto dagli interessi della città che non possono essere subordinati agli  orientamenti politico – culturali  che caratterizzano la nostra realtà geografica.  Rispetto all’uso futuro  dei 10,2 milioni di euro  - conclude  Giuseppe Raffa -  resteremo vigili, così come lo siamo stati fino ad oggi, mentre  le prossime settimane ci vedranno accanto a quanti, la maggioranza dei cittadini,   chiedono  che il museo torni  alla fruizione dei reggini e di chi  decide  di visitare Reggio . Non possiamo parlare di rilancio dell’economia attraverso il turismo se poi i nostri presidi culturali d’eccellenza  rimangono  con i cancelli sbarrati”.

 

a.l./

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