Il Museo dei Bronzi
Valorizzare il passato per programmare il futuro. L’avvenire di interi territori, soprattutto di quelli situati in posizione marginale rispetto alle aree geografiche dove si concentra il sistema produttivo e la conseguente ricchezza, non può che essere collegato alla riscoperta e alla valorizzazione delle radici storico–culturali.
Tramontate le grandi utopie industriali del Novecento, il futuro del Mezzogiorno, dunque della Calabria e del reggino in particolare, va programmato tenendo conto della vocazione del territorio e delle peculiarità che caratterizzano le singole comunità. Bellezze paesaggistiche, storia e cultura: le tre gambe per una nuova dimensione turistica della provincia di Reggio Calabria.
I reggini vivono in un grande giacimento di testimonianze storiche e artistiche della civiltà magno greca che ha contribuito alla grandezza di una terra ingabbiata dagli stereotipi moderni e postmoderni. Una miniera che, per molto tempo, è stata ignorata dagli stessi reggini che l’hanno gelosamente custodita come esclusivo “bene di famiglia” impedendo agli estranei di conoscerlo e di venirne a contatto. Adesso è tempo di offrirlo ai grandi flussi turistici internazionali. Ma per fare questo non si può prescindere dalla funzione che svolgono i mass media nel contesto di quella comunicazione globale che ha trasformato il mondo in un vero e proprio villaggio globale.
Per questo, come Ente territoriale, cogliendo le sollecitazioni del mondo dell’associazionismo, abbiamo deciso di veicolare attraverso la rete tutti i capolavori, e non solo di Bronzi di Riace, che prenderanno posto nel palazzo Piacentini, sede del Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria che si appresta a riaprire le porte dopo i lavori di ristrutturazione.
Giuseppe Raffa
presidente